Menu Home

Un medico – Fabrizio De Andrè

un medico

“Un medico” è un famoso pezzo del noto Fabrizio De Andrè.
La canzone descrive la vita di una persona dalla fanciullezza all’età adulta.

Parte con le aspettative ed i pensieri assurdi e innocenti di un bambino che poi vengono riflessi nell’età adulta (da bambino volevo guarire i ciliegi quando rossi di frutti li credevo feriti, la salute per me li aveva lasciati coi fiori di neve che avevan perduti).

Ci insegna quanto quello che si fa da grandi sia influenzato dai pensieri e da quello fatto da bambini (un sogno, fu un sogno ma non durò poco, per questo giurai che avrei fatto il dottore. E non per un Dio ma nemmeno per gioco: perchè i ciliegi tornassero in fiore).

Essendo un pensiero fanciullesco era ottimista e infantile (e quando dottore lo fui finalmente non volli tradire il bambino per l’uomo, e vennero in tanti e si chiamavano gente, ciliegi malati in ogni stagione). Ma non era più un bambino e la cattiveria umana li fu sbattuta in faccia con crudeltà (ed i colleghi d’accordo, i colleghi contenti nel leggermi in cuore tanta voglia d’amare. Mi spedirono il meglio dei loro clienti con la diagnosi in faccia e per tutti era uguale: ammalato di fame, incapace a pagare).

Chi cerca di far del bene viene trattato male fino a farlo diventare un egoista. Viene disprezzato perché credulone e odiato dai propri cari (e allora capii, fui costretto a capire, che fare il dottore è soltanto un mestiere, che la scienza non puoi regalarla alla gente se non vuoi ammalarti dell’identico male, se non vuoi che il sistema ti pigli per fame. E il sistema sicuro è pigliarti per fame nei tuoi figli, in tua moglie che ormai ti sprezza).

E, nonostante tutto il bene che ha fatto, imbrogliò gli uomini. Magari, proprio una persona che ha salvato e che nessuno curava perché senza soldi o copertura assicurativa, lo mandò in prigione (chiusi in una bottiglia quei fiori di neve, l’etichetta diceva: elisir di giovinezza. E un giudice, un giudice con la faccia da uomo mi spedì a sfogliare i tramonti in prigione. Inutile al mondo ed alle mie dita, bollato per sempre truffatore imbroglione, dottor professor truffatore imbroglione).

Categories: Musica Pop Recensioni

Tagged as:

matteo