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Quando finisce un amore – Riccardo Cocciante

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Prima di intraprendere con successo la strada del musical, Riccardo Cocciante ci ha regalato alcuni dei brani più significativi e intensi della tradizione cantautorale italiana.
Nel lontano 1974 firmava il testo di “Quando finisce un amore”, contenuto nell’album “Anime”, un fulgido esempio dei molteplici punti di vista dai quali sia possibile parlare d’amore senza scadere nel banale.

Il brano è la fotografia nitida e struggente di una storia che si chiude, con tutte le devastanti conseguenze emotive che possono sorgere dalla conclusione inaspettata o forzata di un grande amore.
Si apre in punta di piedi, una voce sussurrata e un pianoforte discreto tratteggiano i confini di un io lacerato che cerca caparbiamente di fare il punto della situazione ed ancora si chiede perché sia successo.

A poco a poco il brano cresce in uno sfogo che esplode nel ritornello, nell’amara presa di coscienza che “Non c’è mai una ragione perché un amore debba finire”.
C’è tutto il senso di impotenza e di dilaniante sconfitta di un uomo messo con le spalle al muro, che tenta dapprima di distrarsi, poi di razionalizzare, ma che deve inevitabilmente fare i conti con la propria insopportabile frustrazione.

Per tutti quelli che pensano che soffrire per amore sia una cosa da donne, questo brano offre una prospettiva inusuale sul tema, abusato, dei sentimenti strappati.
Perché le lacrime, le notti insonni, le nevrosi ed i mille dubbi di chi soffre per amore non hanno età né sesso: sono indiscutibilmente universali.

La sorprendente potenza vocale di Riccardo Cocciante si coniuga alla perfezione ad una canzone che è un urlo di dolore per l’impossibilità di rassegnarsi a qualcosa che non si ha la forza di accettare.
Se, sofferenti per amore, vi incaponite nell’ascolto di questo brano, lasciatevelo dire: siete proprio autolesionisti!

Categories: Musica Pop Recensioni

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matteo