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Svegliarsi un anno fa – Raf

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Datato 1988, “Svegliarsi un anno fa” è il brano che ha segnato l’esordio di Raf come cantante in italiano dopo il clamoroso successo di “Self control” del 1984.
E’ un brano dalla trasparante connotazione jazz, grazie soprattutto al sassofono che ne contrassegna l’intro e che introduce la voce calda e rassicurante dell’interprete pugliese.

Il nucleo del brano è la descrizione di un rapporto in crisi: ci sono due persone che non riescono più a parlarsi, che hanno perso la complicità di un tempo e che giorno dopo giorno si sentono sempre più estranei l’uno all’altra.

E c’è un tentativo di recuperare la confidenza perduta, lo sforzo di tendere la mano all’altro per recuperare quanto è andato perso, o per lo meno di ricominciare da capo.
Il tema è quello della routine che uccide l’amore: quelle denunciate da Raf sono le piccole insidie quotidiane che minano le basi di un rapporto fino a logorarlo.

Non c’è più il gioco della seduzione a tener viva la fiamma della passione, ma, com’è fisiologico in ogni rapporto duraturo, un calo d’intensità che rischia seriamente di compromettere una storia importante.

Il grosso errore sta nel dare l’altro per contato, nel perdere il gusto della conquista quotidiana, nell’accomodarsi in una realtà certo rassicurante, ma troppo ripetitiva e sempre uguale a sé stessa.
In casi come questi bisogna trovare il coraggio di interrogarsi a vicenda, di chiedere l’aiuto dell’altro e di prendersi le proprie responsabilità.

La voce di Raf non stupisce per potenza ed estensione, ma nel complesso è un interprete di buon livello, che delinea con lucidità e coerenza una situazione realistica nel quale ogni coppia può essersi trovata.

Il brano si chiude con la speranza di un recupero: lo sforzo di rimettersi in dicscussione non può che essere premiato da un tentativo sincero e accorato di salvare in extremis un rapporto troppo importate per essere sprecato.

Categories: Musica Pop Recensioni

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matteo