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THE ZEN CIRCUS – VILLA INFERNO

zen circusThe Zen Circus sono uno di quei gruppi che un po’ ci sono e un po’ ci fanno.
Pisani di origine, propongono un cocktail sound indie-folk traendo spunto da prodotti del passato quali i Pixies, i Clash (di Sandinista), i Pavement e (ovviamente) i Violent Femmes il tutto mescolato ad una buona dose di Rino Gaetano.

E a mio avviso il prodotto funziona: la musica scorre bene, i testi sono interessanti e divertenti e dal vivo riescono a trascinare il pubblico in una sorta di atmosfera familiare, allegra, piena di energia e di buoni propositi.
Ad insaporire il tutto poi ci pensa lui: Brian Ritchie bassista dei miei amati Violent Femmes. Anche loro per me sono un bel ricordo della mia adolescenza (1986) e della mia città natale (Catania). “The Blind Leading the Naked” era insieme a “life’s rich pageant” dei R.E.M. parte centrale della musica che si ascoltava andando in giro per i locali della città.

Ma torniamo ai Zen Circus e a questo loro terzo disco “Villa Inferno” (http://www.unhiprecords.com/)
La traccia 02 si pregia della presenza di Jerry Harrison dei Talking Heads
mentre la traacia 04, il single, si avvale della collaborazione di Kim Deal dei Pixies; la chitarrina elettrica, il basso (ovviamente) e il ritmo ricordano molto l’amico Frank Black &Co. (ma quella dei Pixies è un’altra storia), il single funziona .

La track list:
1. Dead Penfriend
2. Wild Wild Life
3. Beat The Drum
4. Punk Lullaby
5. Dirty Feet
6. Figlio Di Puttana
7. Like A Girl Never Would
8. Narodna Pjesma
9. He Was Robert Zimmerman
10. Vana Gloria
11. Oh, The River!
12. Vent’anni
13. Les Tantes De La Dimanche

Categories: Alternative Indie Musica Recensioni Rock

Andrea Urso