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Gli anni – 883

 

“Gli anni” è un famoso pezzo dei mitici 883.
La canzone parla dei ricordi di un uomo adulto riguardo alla sua gioventù, alla sua voglia di tornare ad allora.

Quindi torna nei posti che frequentava da ragazzo, sempre gli stessi ma ci si divertiva comunque (stessa storia, stesso posto, stesso bar. Stessa gente che vien dentro consuma poi va’. Non lo so che faccio qui esco un po’). Ma adesso è adulto e quel posto è per ragazzi. Si sente tutti gli occhi puntati addosso perché fuori posto (e vedo i fari dell’auto che mi guardano, sembrano chiedermi chi cerchiamo noi).

E da qui si passa al rammarico. Si vorrebbe tanto tornare indietro, avere una seconda possibilità e non sprecarla. Fare le cose che non si è fatto ma che si voleva fare. Per motivi all’epoca importanti ma ora futili come paura, seguire gli altri, poca voglia ecc… Inoltre si rivedono i vecchi amici, sistemati con moglie e magari figli e si vorrebbe essere loro.

Perché le cose che sembrano importanti a vent’anni, non sono le stesse per un trentenne (stessa storia, stesso posto, stesso bar. Una coppia che conosco ci avrà la mia età. Come va, salutano. Cosi io vedo le fedi alle dita dei due che porco giuda potrei essere io qualche anno fa).

Si rende conto che ormai le porte della giovinezza e della spensieratezza. Il periodo di quando si faceva tutto, tanto c’era chi ti tirava fuori dai guai (gli anni di qualsiasi cosa fai, gli anni del tranquillo siam qui noi). Ora tutto questo non c’è e, per quanto lo si desidera, non lo si può riavere. Ed è inutile tornare nei luoghi frequentati un tempo, adesso per noi, sono sbarrati.

E cerca di farlo capire anche alla donna, che è l’unica cosa che gli rimane (stessa storia, stesso posto, stesso bar. Stan quasi chiudendo, poi me ne andrò a casa mia. Solo lei davanti a me, cosa vuoi il tempo passa per tutti lo sai, nessuno indietro lo riporterà neppure noi)

Categories: Musica Pop Recensioni Rock

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matteo