“Backspacer” è il nono album dei Pearl Jam, di durata di soli 37 minuti, un record per loro, considerando la durata spesso lunga dei loro scorsi album. Questo è un album veloce, ritmico, che anche differisce da quelli precedenti, che contenevano molte ballate.
Direi che ascoltandolo, ricorda molto le atmosfere ruggenti dei primissimi Pearl Jam, basta ascoltare canzoni come “Gonna see my Friend”, “Got Some” o “The Fixer” per capirlo.
È un album finalmente positivo, caratterizzato dalla meravigliosa voce di Eddie Vedder. Segna la fine di un’epoca buia, quella dell’aera di Bush, e quindi anche Vedder e compagni se la sentono di far uscire suoni più positivi e frizzanti, meno cupi e melanconici, ma sempre intensi.
Per la produzione, hanno lavorato con Brendan O’Brien, per la prima volta dall’uscita dell’album “Yield”, nel 1998. Il bellissimo art work dell’album è fatto invece dal cartonista Dan Perkins, meglio noto come Tom Tomorrow. Gli sono serviti ben sei mesi per fare il completo editing del lavoro.
Un tour in Nord America e Oceania accompagnerà l’uscita di questo album e la sua promozione.
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