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Coldplay: Viva la Vida or Death and All His Friends, lavoro del 2008 di un altro gruppo britannico

Viva la Vida or Death and All His Friends

Questo album di quest’ennesima boy band formatasi qualche anno prima del Nuovo Millennio è la prova del loro cambiamento musicale, in meglio rispetto ai loro tre precedenti, ricco di novità e in particolare sul piano degli strumenti.

Passando alla carrellata dei brani, in sequenza si parte con la prima traccia Life In Technicolor accompagnata da uno strumento orientale sovrastante, il quale emana un suono molto particolare e intenso rendendo l’ascolto piacevole.
Collegata all’accordo finale di Life In Technicolor sopraggiunge Cemeteries Of London che ritmata da battiti di mani e cori viene a crearsi un’atmosfera tetra e vittoriosa, due contrapposizioni unite, niente male.

Il sottofondo di un organo della terza traccia Lost, affianca la voce del componente principale del gruppo e nella seguente 42, vengono riunite tre velocità diverse: dapprima un pianoforte molto malinconico, in secondo luogo un rock acceso finendo con cori riecheggianti molto solenni.

La quinta traccia non è altro che un accorpamento di loro due canzoni: per quasi quattro minuti si ascolta Lovers In Japan attaccata subito dopo dai quasi tre minuti circa di Reign Of Love, molto interessanti e dopo una pausa è così anche la sesta, altra unione per quasi quattro minuti di Yes e per tre minuti circa di Chinese Sleep.

Alla settima posizione ecco una delle loro Hit più conosciute, Viva la Vida e non bisognerà aspettare tanto per sentire un altro successo con l’arrivo della seguente Violet Hill. Stiamo per arrivare alla conclusione e prima dell’ultima ci allieterà il violoncello del brano Strawberry Swing.

A Death and All His Friends viene affidato il compito di chiudere l’album ed è un pezzo complesso nel quale i Coldplay hanno voluto provare tempi eterogenei ma non è finita davvero qua, dopo pochi istanti attacca la tranquilla traccia nascosta The Escapist, che chiuderà davvero il tutto.

Categories: Musica Recensioni Rock

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matteo