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Sempre – Lisa

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Per la serie “meteore da Festival”, una menzione d’onore merita Lisa, che nel 1998 con il brano “Sempre” conquistava un immediato successo di critica e pubblico, piazzandosi addirittura al terzo posto tra i Campioni dopo la vittoria (nello stesso Festival) tra i Giovani.

Scritto dagli autori e produttori della giovane calabrese, Maurizio Fabrizio e Guido Morra, oltre ai grandi consensi ottenuti in Italia, si impose anche sul mercato discografico francese, tedesco, svizzero e del Sud America: un successo planetario.

Di fortissimo impatto emotivo, il brano metteva perfettamente in luce le strabilianti doti vocali di una quasi esordiente con ambizioni da soprano e l’orchestra del festival faceva il resto: il risultato fu, oltre al meritatissimo terzo posto, lo stazionamento nella hit parade italiana per buona parte del 1998.

Nel brano l’interprete riesce a racchiudere tutto lo struggimento interiore per un uomo che è un pensiero fisso, croce e delizia, fino a diventare un’autentica ossessione.
A vent’anni i sentimenti sono assoluti, totalizzanti, non conoscono sfumature, e da ventenne Lisa delinea un amore che è l’essenza di ogni suo respiro, la ragion d’essere di ogni singolo giorno, un sentimento vissuto fino ai limiti estremi delle sue conseguenze, senza filtri né riserve.

Ma non è un amore felice quello descritto: è un amore negato, razionalmente impossibile, e quindi ragione di patemi d’animo e implacabile sofferenza.
Lui è lontano, irraggiungibile, ormai perduto, e tutto quello che la giovane può fare per contenere il dolore é rievocare all’infinito il suo ricordo, aggrapparsi fieramente ad un’immagine che è sì ragione di sofferenza, ma dalla quale sente di non riuscire a staccarsi.

Quel “Sempre”, ripetuto a voce piena nel ritornello è la caparbietà nel non voler guardare avanti, l’impossibilità di andare oltre dopo un sentimento che le ha bruciato l’anima e dal quale è inimmaginabile prendere le distanze.
Un brano dal quale stare anni luce lontani se stare soffrendo per amore, ma da riscoprire per le indiscutibili doti artistiche di un’interprete che, dopo un esordio travolgente, non ha avuto tutta la fortuna che meritava.

Categories: Musica Pop Recensioni

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matteo