“Luca Dirisio” è un famoso cantante italiano. Giovane, ha 32 anni, ha iniziato a suonare la chitarra da autodidatta.
Nato a Vasto, in Abruzzo, nella vita ha studiato giurisprudenza per accontentare il padre avvocato. Infatti suo papà voleva per il figlio una vita diversa dal cantante perché pensava che quest’ultima non gli avrebbe dato nessun futuro.
Però Luca non ha mai smesso di suonare, lo faceva in qualsiasi posto. Ha partecipato a provini, esibizioni e audizioni senza avere frutti. Anche per questo motivo il padre non riteneva il suo progetto credibile, anche se lo ha sempre lasciato fare. E adesso, con il suo successo, si è dovuto ricredere.
Infatti Luca nell’estate del 2004 suonò la canzone “calma e sangue freddo”, diventata il tormentone della stagione. Secondo solo a “come stai” del mitico Vasco Rossi., vendette oltre 20000 copie. Tra l’altro, le doti scritte nel titolo della canzone sono state necessarie al nostro cantante per non montarsi la testa e gestire al meglio il successo, anche perché è arrivato all’improvviso. Grazie al fatto che è riuscito a mantenere la calma e, appunto, il suo sangue freddo, diede un nome semplice all’album intitolandolo “Luca Dirisio” e riuscendo a utilizzare benissimo lo stile pop.
Una frase della canzone mi ha colpito tantissimo: disposto a sbagliare, solo per crescere”. Non ne capivo bene il significato, quindi ho deciso di documentarmi a riguardo. Praticamente Luca con questa semplice frase vuole dire che se commetti un errore non devi piangerti addosso ma imparare dai tuoi sbagli per non ricommetterli. Ma soprattutto per ricominciare. Tutti commettiamo degli sbagli, siamo esseri umani. La forza sta nell’imparare da essi e andare avanti, magari sbagliando ancora. Ma andare avanti è l’importante.
Come tutti i musicisti/cantanti, è cresciuto con il desiderio di fare musica affezionandosi alla sua chitarra e iniziando a suonarla prestissimo. Le sue canzoni sono fondate su scene che vede e lo colpiscono particolarmente. Si lascia ispirare scrivendo ciò che prova, senza badare molto agli stili. Però, cosa del tutto giusta, e inevitabile, si è fatto aiutare a fare musica per sfondare.
E il suo aiutante è il produttore Giuliano Boursier che gli ha “prestato” la sua esperienza come arrangiatore. E infatti, secondo me, non è giusto premiare e adorare solo il cantante. Bisognerebbe dare il merito anche a coloro che lo hanno aiutato a creare le canzoni e a inciderle.
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