Questi quattro ragazzi sono entrati nelle scene poco prima dell’anno 2000 suonando il loro stile che seppur difficile da classificare è tendente all’Hard Rock, ma solo successivamente hanno avuto un’affermazione maggiore con l’approdo in Europa.
E’ il loro secondo album e in questo lavoro vengono lasciati i ritmi prepotenti del precedente per seguirne di più smussati ed è ricco di temi personali. La loro musica seppur di carattere è molto melodica componendo tracce come Was It a Dream?, The Story e A Modern Myth tutte molto belle.
Come in ogni gruppo ci vuole un frontman di tutto rispetto ed essi ne sono in possesso di uno capace di grandi cose che arriva a toccare note molto alte, graffiante, senza stonare e il quale dopo quegli sforzi, rimanendogli altra voce riesce a tornare senza problemi alla sua e questo portento è “solo” Jared Leto.
Il primo brano di apertura Attack, The Kill, The Fantasy e From Yesterday sono canzoni che danno il giusto merito a questi artisti soffermandosi sull’ultima, fenomenale e grandiosa che sorretta da quelle chitarre e da quella batteria che suonano con maestria lascia sorpresi ed energici.
La loro bravura sta nel comporre testi mai ripetitivi con parole che lasciano spazio al pensiero e a ragion di questo nella loro carriera hanno ricevuto molti riconoscimenti: nei rinomati MTV EMA in quelli del 2007 e quelli del 2008 su quattro nomination sono stati premiati tre volte per citare un concorso dei tanti ai quali hanno partecipato.
E’ una band emergente per questo la loro discografia ad ora, è ferma a tre album ma sono sicuro che con il tempo ne produrranno di nuovi con la speranza che la qualità rimanga la stessa. Lo consiglierei ai fan del genere alternativo e non, non essendo un parametro essenziale per ascoltarli.
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