Questa è la sua prima pubblicazione fatta da una Natalie molto giovane, nella quale riponeva sicuramente la speranza di un suo successo potendogli portare in questo modo l’inizio di una carriera che avrebbe cercato di far fruttare e così accadde.
Il popolo europeo e americano, i primi ascoltatori si espressero, i primi suoi singoli furono estratti e darono questa possibilità a questa ragazza di diventare una cantante affermata e conosciuta ed essa non la sprecò, perchè ormai quella ragazza non è più nuova dell’ambiente ed è sbocciata con tutta la sua bravura dimenticandosi della timidezza iniziale nel corso di tutti questi anni.
Bellezza e talento, le due qualità più inneggiate quando si parla di lei ed è proprio così, non stancandosi di ribadirlo che la sua figura attraente e la sua voce tanto dolce quanto melodica le hanno portato la fortuna e il meritato successo facendo bella figura ovviamente anche nei videoclip.
Magari solo la voce sarebbe bastata per entrare nelle classifiche mondiali ma anche l’altro fattore diciamo che ha inciso molto non togliendo affatto nulla alla sua vena artistica che con essa ha sempre composto canzoni che danno sensazioni particolari.
Descrivendo l’album, soffermandomi maggiormente su alcune, si parte con Torn, fiore all’occhiello di questo lavoro con la quale si è fatta conoscere in modo incisivo in quel periodo mentre la successiva One More Addiction accompagnata da un basso e dagli effetti speciali che sorreggono la voce sospirata dell’artista danno vita a una bella canzone.
La traccia Leave Me Alone mantiene quel ritmo soft precedente, Wishing I Was There può essere un minimo paragonata a Torn per la sua orecchiabilità, il punto di svolta è attribuito a Smoke con il suo testo davvero piacevole e andando a parlare delle ultime, nella dance Impressed c’è una maggiore presenza della chitarra e infine con l’ennesima lenta, la title track si concluderà il tutto.
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