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The Chemical Brothers: We Are the Night, due amici DJ che compongono musica giovanile

We Are The Night

Uscito nel 2007 ha dato la prova che la qualità sonora di questi ragazzi stava davvero scemando, mentre per i fan doveva essere una speranza che questo lavoro li avrebbe potuti riportare in alto, la speranza fu annullata dal fiasco riproposto, eppure andavano forte negli anni precedenti facendo scatenare ragazzi e ragazze amanti del genere.

Con la speranza di chi continua a credere che possano “risorgere” avendo conosciuto altri “fratelli chimici”, non questi, quelli che mixando davano vita a canzoni techno, house che riuscivano a trovare posto anche nelle discoteche sgomitando con altri DJ affermati da tempo, ahimè devo andare a dare un brutto giudizio avvertendo anche chi fosse indeciso nell’acquisto di questo lavoro.

Non sono uno che predilige fare recensioni negative anzi, ma è stato più forte di me non lasciar stare esponendo il mio pensiero che sarà in linea ormai con la stragrande maggioranza di chi avrà le stesse lamentele e si rammarica della situazione, sperando presto risolvibile e starà a loro.

Davvero a mio parere le uniche salvabili sono Saturate, Burst Generator, A Modern Midnight Conversation e Harpoons, quattro su dodici non sono niente ed è meglio andare a ricercare la bellezza della loro musica, quella alla quale ci avevano abituato nelle pubblicazioni precedenti.

Tutte le altre sono senza mordente, scarne, noiose e alcune ripetitive e per andare nel dettaglio citerei proprio la title track che illude l’ascoltatore in chissà cosa potrebbe succedere ma quello che arriva è solo l’amaro in bocca per l’inutile attesa e l’insopportabile Do It Again è un altro esempio irritando con la sua eccessiva ripetitività avendo alla fine il giusto riservo nel consigliare l’album.

Categories: Musica Pop Recensioni

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matteo