“Subsonica” è una famosa band italiana.
Il gruppo è composto da Samuel (cantante), Boosta (tastierista), Ninja (batterista), Max (chitarrista) e Vicio (bassista) e fa il suo esordio nel 1996 a Torino.
Con il loro stile hanno legato musica e fantascienza, creando uno stile che si può definire nuovo, molto apprezzato. Hanno avuto il coraggio di introdurre un nuovo genere musicale anche se non erano conosciuti. È un grosso rischio perché poteva comportare la totale e per sempre esclusione dal mercato discografico.
Il loro disco più, si può dire, “normale” è stato “terrestre” in cui hanno utilizzato strumenti più conosciuti e classificati come tali. Anche i temi trattati sono più umani, e non come negli altri loro pezzi, in cui erano fantascientifici e tecnologici. Però mantengono sempre quella cosa che gli rende cosi particolari e diversi, e per questo amati, oltre che raccontare pezzi della loro storia passata.
Con questo album hanno voluto sottolineare una brutta cosa che sta succedendo in questo periodo: mancano delle cose che segnino in modo significativo la musica. E questo si sente, si percepisce, nell’album in cui hanno utilizzato dei vecchi suoni che adesso non riutilizza più nessuno.
Inoltre nel loro album c’è una canzone in inglese, Gasoline, questo significa che si vogliono avvicinare al mercato internazionale per poi creare un album che racchiude tutti i loro brani più belli e portarlo nel mercato estero. Anche se, a mio parere, non hanno le carte in regola per sfondare soprattutto negli U.S.A. Il loro genere è troppo innovativo, può piacere la novità ma questa non dura per molto.
Certo, in Italia hanno avuto un enorme successo anche quando, nel 2000, hanno partecipato al festival di Sanremo con “tutti i miei sbagli”. Ma per me non sfonderanno altrettanto all’estero. Nella nostra penisola hanno sfondato per il genere nuovo, ma in campo internazionale la stessa strategia non funzionerà.
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