Cantautore, chitarrista e produttore britannico. Il suo primo successo lo ottenne con il gruppo Longpips, all’inizio degli anni Novanta, per poi essere chiamato da Jarvis Cocker (frontman dei Pulp) a suonare con loro. Il tour dell’album “This is Hardcore” lo esaurirà sia fisicamente che psicologicamente, tanto da farlo pensare seriamente ad abbandonare il mondo della musica. Parvi Cocker e Steve Mackney lo convincono però ad iniziare a lavorare ad un suo progetto da solista.
Così nel 2001 esce “Late Night Final”. Le vendite non furono altissime, ma tutto sommato la stampa lo accolse bene. Dopo due anni esce “Lowedges”, molto più riuscito del primo, venduto benissimo e paragonato dalla critica ad album dei Coldpaly, Radiohead, R.E.M. ed altri. Il suo lavoro di musicista e produttore diventa in poco tempo molto apprezzato e richiesto. Lavora in studio con Nancy Sinatra, collabora con autori come le All Saints, Gwen Stefani, lavora alla colonna sonora di Romeo&Juliet di Baz Luhrmann e altre.
“Truelove’s Gutter” è il suo ultimo disco, leggermente diverso dai precedenti. Sembra infatti influenzato dalle ultime tendenze dell’indie – rock made in UK (dato anche forse dalla recente collaborazione con gli Arctic Monkeys), con riferimento però sempre ad un suono di chitarra molto ricercato, soprattutto negli assoli, ed il punto forte che rimane sempre la sua voce.
Il tema di cui tratta il disco è quello molto attuale del fallimento personale che molta gente prova trovandosi a vivere in un contesto discontinuo e frammentato dal mondo moderno.
Per quanto riguarda a vita privata di Hawley, è in realtà molto tranquilla, è un uomo di famiglia che vive a Sheffield, lontano da scandali e riflettori.
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