“Il cielo” è un famoso pezzo del noto Renato Zero.
Il protagonista della canzone sembra quasi un poeta. Guarda il cielo e lo sente come un qualcosa di eterno che ha visto di tutto. Pianti, sorrisi, aborti, mamme col figlio per mano. Amori finiti, amori iniziati e altri che durano da anni.
Il cielo non è solo una cosa che sta li ferma. Il cielo è bello, da romanticismo. Tutti prima o poi lo capiranno e si pentiranno di averlo sottovalutato. Lo reputano tanto importante soprattutto gli innamorati, che guardano le stelle e si baciano alla loro luce (quante volte ho guardato il cielo… ma il mio destino è cieco e non lo sa! E non c’è pietà, per chi non crede e si convincerà: che non è solo una macchia scura il cielo!).
Molte volte ha avuto voglia di lasciarsi andare con la fantasia e di volare nel cielo stellato. Ma i sogni sono per i bambini e non diventano realtà. La vita è troppo dura per permettere ancora di sognare, ci ha tolto anche questa libertà (quante volte avrei preso il volo…. Ma le ali le ha bruciate già, la mia vanità, e la presenza di chi è andato già, rubandomi la libertà… il cielo!).
Tutti gli amori sono nati grazie al cielo, le sue stelle hanno creato la giusta atmosfera. Non tutte le storie dureranno, alcune finiranno altre invece no. Ma un altro amore si è creato e sarà sempre cosi finché ci sarà il cielo (quanti amori conquistano il cielo, perle d’oro nell’immensità, qualcuna cadrà, qualcuna invece il tempo vincerà: finché avrà abbastanza stelle il cielo!).
Per l’uomo, è convinto che l’unica sua forza sia quella di creare i bambini attraverso il suo seme. Ma la cosa più importante è il cielo (gli spermatozoi, l’unica forza tutto ciò che hai!… ma che uomo sei, se non hai… il cielo!!! Il cielo, il cielo, il cielo).
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