L’ 11 settembre è uscito in Italia il nuovo album dei Muse dal titolo “The Resistance” il primo singolo estratto si intitola “Uprising”. La canzone al primo ascolto, non lascia impressionati, anzi spiazza un po’ chi adora i Muse di “Plug in Baby” o “Hysteria”.
Questo singolo, come tanti fan hanno notato, sembra pensato da artisti come Marilyn Manson o più lontanamente da band come Depeche Mode (naturalmente come idee, non come sonorità).
Ciò che porta a dire questo principalmente è la batteria che ricorda la batteria di “Personal Jesus” (Depeche Mode e anche Marilyn Manson), una batteria “dritta” che gioca su un giro sui tom e che fa da tappeto quasi perennemente al di sotto della canzone senza cambiare tra strofa e ritornello.
A tratti anche la melodia cantata da Bellamy ricorda qualche canzone del “Reverendo”, una canzone in cui non si eccede in virtuosismi vocali o falsetti che tanto contraddistinguono le canzoni dei Muse.Inoltre “Uprising” o per lo meno una piccola parte della canzone ricorda “Call me” di Blondie, più in particolare il bending che la chitarra fa a fine di ogni strofa.
Per quanto riguarda i suoni, sempre ben curati dalla band inglese, in questo singolo si possono sentire alcune novità, come un maggiore sfruttamento della stereofonia per quanto riguarda la batteria e l’uso di filtri tipici della musica dance-pop (si possono notare a 3.10 e a 4.30 circa )
Invece i synth presenti nell’intro lasciano un po’ a desiderare, troppo freddi, non entrano nell’atmosfera della canzone. Canzone che è stata scritta prendendo spunto dalla crisi finanziaria che ha colpito il pianeta nell’ultimo anno, inoltre sembra che tutto l’album sia ispirato dalla politica con alcuni riferimenti al libro “1984” di George Orwell.
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