C’era d’aspettarselo, forse, un concerto di questi quattro big della musica italiana. Volendo includere anche la Mannoia nella categoria dei cantautori, benché non abbia mai scritto nulla e sempre e solo interpretato egregiamente ogni canzone, il concerto e il successivo disco sono stati un grande successo.
Ognuno di loro ha interpretato i pezzi più belli del proprio repertorio con gli arrangiamenti degli altri. Inutile dire che il risultato di questa fantastica alchimia ha prodotto dei frutti assolutamente originali. Ogni canzone ha assunto una nuova forma, una nuova sonorità e ha regalato al pubblico (e agli ascoltatori del disco) tante emozioni.
Questo evento ha sottolineato come siano importanti e proficui i momenti d’incontro in un contesto musicale italiano poco attivo e per nulla incline alle novità. In un panorama dove il rinnovamento musicale ci arriva da San Remo una volta l’anno e gli show dei talenti in televisione trasformati in reality, questo disco ci ricorda come l’incontro spontaneo tra gli artisti spesso è sufficiente a creare qualcosa di nuovo pur partendo da testi e canzoni preesistenti.
La passione e il piacere di esibirsi davanti al pubblico, il quale ha più che apprezzato la grande performance dei quattro, sono state così genuini e spontanei che viene da chiedersi se mai ripeteranno l’esperimento.
A onor del vero, questo difficilmente accadrà per molti motivi, primo dei quali la divergenza delle strade artistiche di ognuno di loro. Tuttavia, non vale proprio la pena crucciarsi: è invece opportuno lasciarsi trasportare dalle musiche rinnovate dei diciotto brani che compongono il disco.
In conclusione, è fantastico accorgersi dopo molti anni dall’uscita del disco che non poteva esserci momento migliore e modo migliore per far incontrare questi quattro grandi cantanti. Fortunatamente se ne sono accorti!
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