La canzone “Cento modi per morire” è molto triste in quanto parla di tutti i modi esistenti per perdere la vita. Ma nel frattempo ti fa sentire anche molto fortunato perché finora ti è andata bene.
Anche semplicemente stando in casa e facendo le operazioni più comuni rischi di morire. Rischi di scottarti e ustionarti gravemente con il ferro da stiro. Oppure nello stendere i panni sul balcone ad asciugare cadi di sotto. Perfino quando lavi i panni corri il rischio che la corrente entri a contatto con l‘acqua e ti fulmini (il primo modo per morire è quando stiri, i panni e le mollette si intrecciano tra i fili.
Magari ti sbilanci per prendere un maglione, si stacca lo stendino e cadi giù dal balcone. Per questo io non stiro, a volte neanche lavo se c’è l’acqua e la corrente che mi fulmina dal cavo).
Puoi essere la persona più attenta del mondo, ma non serve. Puoi morire per un semplice sbaglio di un’altra persona. Persino stando in casa tua bello tranquillo. O semplicemente camminando per strada (ho fatto una festa coi fuochi d’artificio, ho perso il controllo, è esploso l’edificio. E anche quello di fianco vedi i morti nel cortile, tu passavi col booster sei esploso dal sedile).
E poi c’è chi vuole suicidarsi. E anche qui i modi per poterlo fare sono tantissimi: buttarsi da un ponte, un mix di droghe. Ce ne sono molti altri, ma per il cantante il migliore è quest’ultimo (ci sono cento modi per morire, funzionano tutti. Se in giro vedi un ponte cazzo fai non ti butti? Il modo migliore per morire è con la droga, un mix di pasticche eroina e altra roba).
Con tutta questa canzone il cantante vuole dirci di vivere appieno la nostra vita, non perdere nemmeno un secondo di essa. Perché il giorno dopo potresti non esserci più e pentirti di quello che non hai fatto (rischi la morte dal giorno in cui nasci, per questo è decisivo ogni istante che lasci).
Categories: Hip pop Musica Recensioni