La canzone parla di un uomo che esprime tutti i suoi sentimenti, ma sa che non si possono seguire sempre.
Lui non ha mai giocato con i sentimenti di altre persone, né ha mia ignorato i propri. Ma sa per certo che non li può sempre seguire altrimenti si rischia di finire in guai grossi (non si gioca coi sentimenti, non ho giocato mai… ma se dai retta a quel che senti, quanti guai…).
Anche non volendo, si fanno soffrire gli altri. Si feriscono senza rendersene conto e poi si vorrebbe una macchina del tempo per tornare indietro e rimediare. Ma non è possibile (io non volevo ferir nessuno eppure l’ho fatto sai, chissà cosa darei… ma è troppo tardi ormai).
Sta parlando di quello che prova per una donna alla quale ha dato tutto quello che aveva. Però, involontariamente, l’ha fatta anche soffrire. Ma lei gli ha dato molto di più (ciò che è rimasto, quel che è io l’ho già dato a te. E ho ricevuto, lo sai anche tu, molto di più).
Lui vive ancora, ma non del tutto senza lei. Inoltre, per lui, nascondere i propri sentimenti ed emozioni, non è vivere. Lui si mostra in un modo, quando in verità non è quello che mostra. Fa l’indifferente ma in realtà è innamorato perso di lei. Però questo lo fa soffrire (ancora vivo si, ancora vivo. Esagerato dentro e invece fuori schivo. Emozionato, innamorato ma con un fondo opaco un poco addolorato).
Senza lei la sua vita va a rotoli, piove dentro di lui per l’enorme buco che ha nel cuore. Non riesce a dimenticare il passato, quello vissuto con lei. La ama ancora, anche se si sono lasciati. Però il ricordo di lei gli fa compagnia, anche se lei non è fisicamente lì (mi piove dentro, il tetto è aperto. Il mio passato chissà com’è non ha il coperchio. Ma io ti amo tu non sei sola, la tua presenza adesso quanto mi consola…).
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