La canzone parla dell’odio che un uomo prova per la fidanzata che lo ha tradito. Ma non solo, anche del suo desiderio di libertà e di cambiare se stesso.
Adesso che si sono lasciati, cerca un senso in tutto. Perfino nel cielo che guardavano insieme e che ora non ha più motivo di esistere per lui. Ormai l’amore sta pian piano scomparendo per lasciare il posto alla ragione (ho aspettato che il mio cielo avesse un altro senso anche senza te, e che la ragione non prendesse il posto dell’amore dentro me).
Lui è un bambino cresciuto. Gioca, si diverte e probabilmente è per questo che lei lo ha tradito. Cerca di cambiare, di crescere ma non ci riesce. Vorrebbe obbligarla a tornare indietro e chiudere la ferita che ha provocato in lui (vorrei cavalcare un’onda sulla tavola che non ho usato mai. Vorrei dirle stronza, chiudi questo tubo e dopo tu riposerai. Senza pensare, di tornare indietro mai).
Ora lui la odia perché lei lo ha tradito e gli ha spezzato il cuore. Ci pensa continuamente e non riesce a togliersela dalla testa, ne lei ne il suo tradimento (non ho più parole, solo frasi cattive. Parto con la testa tra le nuvole).
Come una nave, cambia il suo percorso. Non vuole più andare da lei ne tantomeno basarci la sua vita (cambio rotta cerco me, trucco sciolto qualche graffio).
Quando si sono lasciati, lei piangeva. Voleva farlo sentire in colpa quando in verità era lei ad averlo tradito, ad aver sbagliato (sbatti porte, continuavi a piangere. Tanto da farmi convincere che in fondo fossi io il carnefice).
Chiudendo con lei, ha chiuso con il male. Quello che lei gli ha fatto tradendolo. Dopo questo tradimento, riuscì a ribellarsi. Modificò il cuore e smise di amarla (e chiusi col male, quello che hai fatto tu. Modificai il cuore e da lì non ti amai più).
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