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Tic tac – Sugarfree

tic tac

Il tic tic tac è il protagonista della canzone. Probabilmente sono le regole della società che ti dicono cosa fare, quando, ti danno orari opprimendoti e limitando la tua libertà. Ma senza queste regole non si può vivere, perfino gli animali ne hanno di loro.

Con queste regole non si può essere veramente felici. La nostra vita è scandita da orari e impegni, indispensabili ma fastidiosi. Per essere totalmente felici bisognerebbe ignorare tutto e far quello che ci sorge spontaneo (in questo giorno un poco stretto, provo a cercare altrove la mia felicità. Cammino e vago come fossi al buio, nel gioco della notte poi nell’ambiguità).

Però è estraneo a questo modo di fare e non si sente a suo agio. Non sa bene come comportarsi e inizia a fare cose strane (ma come fossi un alieno… osservo confuso… e come in preda a una danza non riesco a stare più fermo…).

È oppresso dalla vita e soprattutto dal tempo. Ci sono le regole che lo riportano alla realtà perché deve lavorare, dormire, mangiare in determinati orari che non è lui a decidere. Ma mentre perde tempo a far questo il tempo passa e lui è sempre più infelice (e come un tic, tic, tac che mi sveglia ogni mattina non riesco più a dormire, vado fuori me.

E come un tic, tic, tac che mi bussa in testa… toc, toc. E sento il tic, tic, tac l’orologio batte piano, mentre il tempo scappa via dove non si sa. Ancora un tic, tic, tac quest’oggi sembra eterno e domani… e domani chissà).

Nella sua giornata ha solo un attimo, un secondo, in cui è completamente libero e quindi felice veramente. Vorrebbe che quel momento fosse per sempre in modo da essere sempre libero senza regole (vorrei poter fermare con un telecomando quell’attimo di pace che sereno mi fa, decidere di essere in ogni momento padrone di me stesso anche quando non va).

Categories: Musica Recensioni Rock

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matteo