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L’orizzonte di K. D. – Francesco Guccini

l'orizzonte di k. d.

La canzone parla di una donna che rappresenta tutti noi. Quando abbiamo un momento o un giorno che siamo tristi senza un valido motivo, pensiamo a chi sta male e piange lontano da noi. Subito dopo ci riprendiamo, stupiti per questa nostra improvvisa tristezza, e riprendiamo a sorridere.

Il mattino, appena svegli, ci guardiamo attorno. I nostri occhi sono ancora mezzi chiusi per il sonno ma sentiamo esso allontanarsi e abbandonarci e ci svegliamo pian piano del tutto (K. D. si svegliò quel mattino e guardò le cose accanto a lei, gli occhi ancor velati dalle briciole dei sogni mentre il sonno scompariva accanto a lei. Lentamente, il sonno scompariva accanto a lei).

Usciamo fuori o dalla finestra guardiamo il panorama. Ci sono sempre le stesse cose, cemento e tecnologia. Non si vedono più le montagne, i fiumi, il verde. La città ha preso il posto di queste cose (K. D. si affacciò alla finestra, vide il mondo solito al di là. Svaniva il suo orizzonte sulla ruggine del ponte dove il fiume scompariva e la città finiva, dove il fiume scompariva…).

Questo ci da’ un po’ di nostalgia per il tempo passato tra i campi e l’erba, sulla riva di un bel fiume non inquinato. Ci si sente imprigionati, non liberi (K. D. non seppe mai dire che sensazione la prese, sentì il suo corpo svanire, le braccia erano ali rapprese).

Si diventa tristi e si piange senza un motivo apparente. Ma invece il motivo c’è ed è la nostalgia (pianse qualcuno lontano che forse non conosceva, ed il suo pianto pian piano quell’orizzonte scioglieva…).
Dopo il pianto, l’orizzonte sembra migliorato. La brutta visione si è sciolta ed è tornata la natura. Quella cosa fantastica che le da’ sicurezza, la sicurezza che ha avuto sempre (ma poi sorrise sorpresa di quella stupida ebbrezza, il suo orizzonte tornato reale le dava la solita sua sicurezza. Solita sua sicurezza…).

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Categories: Musica Pop Recensioni

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matteo