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Che vita – Samuele Bersani

che vita

La canzone parla di un uomo che ha vissuto nel 2002 di persona l’attentato alle Torri Gemelle e molte altre guerre. Il protagonista parla del cambiamento avvenuto con il famoso attacco terroristico del 12 settembre. La morte di tutte quelle persone portò un aumento dell’amore.

Ma è un amore finto, che non viene dal cuore, forzato (l’amore oggi nel 2002 è un apparecchio momentaneo infilato sotto il petto. Forse perché da quella data di settembre, è aumentato il senso corrisposto del sospetto).

Le bombe e le guerre non creano solo morti. Fanno del male a chi colpiscono ma anche a chi ne esce sano e salvo. Fanno nascere odio, discussioni e rivalità. Si crea un forte senso di vendetta (dal cielo arrivano le bombe, garantite e intelligenti. Che feriscono i sopravvissuti e comunque crean carie ai denti).

Tutti abbiamo colpa di questo, nessuno escluso. Chi soffre è perché se lo merita. Ha fatto del male in passato e adesso ne subisce le conseguenze, viene punito (infatti è forse un po’ per punizione che ci batte in testa il sole nonostante la tettoia).

E poi, tutto a un tratto, si inizia ad invecchiare. Così ci si pente di quello che non si è fatto e si vorrebbe tornare giovani. Perché, nonostante tutte le cose che ci davano fastidio, si godeva la vita (e mentre inaspettatamente comincio a perdere i capelli, ho visto in giro i miei gemelli pettinati ancora uguali uguali).

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Categories: Musica Pop Recensioni

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matteo