Uno dei gruppi più in voga in quel di Oxford erano i Supertramp. Loro sapevano fare buona musica, erano coscienti di avere talento, ed il loro istinto li ha portati a scrivere un grande successo che tutt’ora risuona in molti club. Stiamo parlando di “ The logical song “, una canzone scritta con una sottile vena di polemica e critica. Purtroppo, come accade in ogni era, gli anni ’70 erano un periodo in cui la durezza ed il mancato senso di libertà e democrazia tardavano a manifestarsi.
Nonostante tutto, il gruppo dei Supertramp ha trovato il modo giusto per sfogarsi, per dare alito ai loro pensieri, per manifestare tutto ciò che covavano. I Supertramp, fondati proprio nel 1970 dagli inglesi Rick Davies e Roger Hodgson, rispettivamente pianista e bassista.
Il duo ha collaborato per realizzare il testo di “ The logical song “ che, con un clima di denuncia, recita “When I was young, it seemed that life was so wonderful, a miracle, oh it was beautiful, magical. And all the birds in the trees, well they’d be singing so happily, so joyfully, so playfully watching me. But then they send me away to teach me how to be sensible, so logical, responsible, practical. And they showed me a world where I could be so dependable, so clinical, intellectual, cynical. “.
Tradotto, sta per “Quand’ero giovane, la vita mi sembrava così meravigliosa, un miracolo, oh era così bella, magica e tutti gli uccelli sugli alberi, ebbene cantavano così felicemente, gioiosamente, scherzosamente mi guardavano. Poi loro mi mandarono via per insegnarmi come essere sensibile, logico, responsabile, pratico e mi mostrarono un mondo in cui potevo essere così affidabile, obiettivo, intellettuale, cinico “.
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