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“Echoes”dei Pink Floyd

“Echoes” è una canzone dei Pink Floyd. La più celebre versione live fu suonata in un anfiteatro romano dove si registrò il film-concerto Live at Pompeii girato dal regista Adrian Maben nel 1972. Nel 2003 è uscito il Director’s Cut in Versione DVD.

Dopo qualche periodo di turbolenza dovuto al definitivo allontanamento di Syd Barrett dal gruppo e , nello stesso tempo, la conferma di appartenenza alla band da parte di David Gilmour, gli anni settanta, saranno per Pink Floyd una fortunata decade che comincia,appunto con la pubblicazione dell’Album Middle (dove è inclusa la versione in studio) e una serie di concerti fra cui quello a Pompei.

Le peculiarità del concerto di Pompei sono dovute al fatto che è stato registrato in totale assenza di pubblico, se non con la sola presenza dei tecnici e delle telecamere, l’aggiunta di immagini girate presso luoghi limitrofi, come la solfatara di Pozzuoli, utilizzate per creare un accompagnamento più che idoneo alle atmosfere oniriche che gli stessi musicisti creavano con le proprie canzoni.

Il testo di Echoes è figlio di quel meraviglioso periodo di sperimentazione che ha caratterizzato, in diversi modi, le carriere di moltissimi altri musicisti. Fra quelli come i Pink Floyd che, con prepotenza hanno cavalcato quell’onda e che hanno creduto di riuscire a rappresentare il futuro della musica moderna, sono coloro che stati capaci di scrivere liriche all’altezza dei grandi poeti francesi dell’Ottocento, portando in questo modo l’ascoltatore a rimembrare reminiscenze Baudeleriane di Albatros che volano liberi nel cielo o di paesaggi immaginari.

La suite Echoes, come è giusto chiamarla, ha una durata di 23 minuti e 31 secondi e nella versione studio copre un’intera facciata del disco. Nonostante la considerevole durata, la canzone ha forza avvolgente capace di catturare l’ascoltatore fino alla fine.

Categories: Musica Recensioni

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matteo