L’italiano, famoso pezzo del noto Simone Cristicchi, fa parte dell’album uscito nel 2007 “dall’altra parte del cancello”. La canzone è contro l’Italia e quello che è diventata. Un’Italia che ha perso la sua individualità e ha un po’ di diversi altri Stati. L’Italia in se stessa non ha niente che non va, siamo noi che l’abbiamo rovinata facendole avere una brutta reputazione.
In Italia ci sono tanti cantanti, troppi perché riescano tutti a far carriera. Questo è dovuto al fatto che gli artisti più famosi sono quelli americani. Di italiani che preferiscono la musica italiana a quella straniera o che addirittura ascoltano solo la prima ne sono rimasti veramente pochi, ma non dovrebbe essere così (buongiorno Italia con i tuoi artisti, con troppa America sui manifesti. Con le canzoni, con amore, con il cuore).
Cristicchi è fiero della sua Italia, ma non di quello che è diventata o meglio di come l’hanno fatta diventare. Maria, la Vergine, piangerebbe e si rattristerebbe nel vederla ridotta così. Ma chiede a Dio se lo vede, lui non è come gli altri e spera che Dio se ne accorga (buongiorno Italia, buongiorno Maria, con gli occhi pieni di malinconia. Buongiorno Dio! Lo sai ce ci sono anch’io?).
Ormai non beviamo più caffè italiano, ma americano. L’America ci ha superato e invaso il nostro stivale con i suoi prodotti, i suoi modi di dire, i suoi cantanti, la sua lingua (buongiorno Italia del caffè ristretto). In Italia i politici e i media mentono e ci tengono nascoste le cose per non farci vedere in che razza di paese viviamo (di tutto quello che non ci hanno detto).
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