Il cinquantanovesimo festival della musica italiana si è concluso come secondo la tradizione dopo cinque serate trasmesse su RaiUno; quest’anno a presiedere il palco dell’Ariston di Sanremo è stato Paolo Bonolis con la collaborazione del suo ormai fidato compare nonché amico Luca Laurenti.
Riguardo alla presenza femminile le serate sono state alternate da svariati ospiti quali Maria De Filippi (per la prima volta in Rai), Roberto Benigni , Gabriella Pession, Vincent Cassell (noto attore francese e attuale marito della Bellucci), Hugh Hefner, fondatore della rivista Play boy (con le sue famosissime e sexy Playmate e le sue tre fidanzate) e l’emergente cantante americana Katy Perry.
Il Festival a differenza delle precedenti edizioni non ha previsto la messa in onda del Dopofestival, cioè la trasmissione conclusiva, per certi versi, riassuntiva, dell’importante programma canoro italiano.
I cantanti sono suddivisi in due categorie: infatti, possiamo trovare gli Artisti (cioè quelli già affermati nel panorama musicale) e le Proposte (cioè gli emergenti). I brani della prima categoria sono sedici: tra i partecipanti sono risbucati nomi del calibro di Iva Zanicchi, la quale canzone “Ti voglio senza amore” ha fatto particolarmente parlare dal momento che il testo appare quasi come una descrizione di un suo eventuale rapporto sessuale ma, appunto, senza amore (che a dire la verità una sessantenne come lei poteva risparmiarsi, come suggerito da Benigni)e Povia, che ha fatto insorgere associazioni omosessuali a causa della sua canzone discriminante “Luca era gay”.
Marco Carta, il giovane vincitore del programma condotto dalla De Filippi “Amici di Maria De Filippi” nell’edizione del 2008 ha concorso con il brano intitolato “La forza mia”. Anche un artista come Masini ha scatenato diverse reazione con la sua “L’Italia” dove, oltre a dire addirittura una parolaccia, denuncia la situazione di crisi attuale nel nostro paese.
Per le Proposte invece sono stati accettati dieci brani. Tra i partecipanti di questa categoria ci sono la corista di Lucio Dalla, Iskra, con “Quasi amore”, Arisa con “Sincerità” e Simona Molinari con “Egocentrica”.
Il programma è stato un vero e proprio boom dal momento che ha registrato ben più di 13 milioni di ascolti (in effetti è stata una rivelazione dal momento che ci si aspettava un flop); ma, obbiettivamente, che cosa ha tenuto incollati davanti allo schermo la popolazione italiana? Forse la presenza di artisti internazionali? I colpi di scena apparentemente casuali e non pianificati? O un tenero bacio tra i conduttori Bonolis e Laurenti durante la terza puntata? O ancora, le provocazioni del noto Roberto Benigni?
Fatto sta che tra donne nude sul palco, conigliette di Playboy, proposte indecenti e polemiche inutili, il Festival della canzone, un tempo reputato di alta qualità a livello canoro e intellettuale, sembra oggi diventato un programmino come qualunque altro, intento solo ad aumentare l’audience abbassandosi a livelli quasi ridicoli, avvicinandosi in modo particolare allo stesso intrattenimento che potrebbe offrire un reality show.
Categories: Musica Recensioni