Ballata, famoso pezzo dei Litfiba, è uscito nel 1986 all’interno dell’album “17 re” che fa parte della “trilogia del potere”. I generi della canzone sono il New Wave e il rock. Il brano parla dell’impresa di Icaro. A Creta il re Minosse chiese a Dedalo di costruire un labirinto dove imprigionare il Minotauro. Dedalo lo costruì ma il re costrinse Dedalo e il figlio Icaro a viverci per non poter scappare da Creta e raccontare il loro segreto.
Allora Dedalo decise di scappare dall’isola. Costruì delle ali con delle penne di uccello e le attaccò ai loro corpi con la cera. Dedalo avvertì il figlio di non salire troppo in alto per via del calore del sole, ma lui preso dalla eccitazione vi si avvicinò troppo. Per sua disgrazia il calore fuse la cera così il ragazzo cadde in mare è morì.
Con questa canzone i Litfiba vogliono esprimere il loro senso di inferiorità. Loro desiderano, come tutti, reagire a qualcosa (per ognuno è una cosa diversa) ma non riescono a cambiarla e questa è la verità. C’è un qualcosa che è più grande di noi e questo ci da un senso di vuoto e di solitudine che non riusciamo a combattere.
“forse questo è un sogno, forse un mare dove perdersi per ritrovare le ali del cielo” si tratta di una speranza alienata di riuscire a vincere contro questo qualcosa ed essere così pienamente felici. “venderò l’anima, ridono di me! Ridono di me…. Delle mie ali, ali di cera, ridono di me!” e come per Dedalo e il figlio, anche le persone ridono delle tua convinzione di riuscirci. E così tu ti rassegni a quello che sembra essere il tuo destino. Sei impotente contro il mondo.
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