Rimmel è un famoso pezzo di Francesco De Gregori uscito il 1975 che dà il titolo all’album. Il rimmel è un cosmetico usato per gli occhi, quindi un trucco. È una cosa truccata, una specie di maschera, qualcosa di artefatto. Ma il disco serve a capire quali sono i trucchi della vita, i tentativi di truffarci e smascherarli.
Lo stesso cantautore ha dichiarato che il brano è dedicato a una ragazza, la stessa a cui aveva dedicato “bene”, che lo aveva appena lasciato. La ragazza, il cui nome è Patrizia, in un giorno di vento stava per essere rapinata del suo collo di pelliccia da parte di due malviventi. Il cantante intervenì e sventò la rapina. Patrizia lo lasciò perché innamorata di Nino Salerno.
“chi mi ha fatto le carte mi ha chiamato vincente, ma lo zingaro è un trucco” De Gregori dice che lo zingaro che gli ha fatto le carte è reale. Si è fatto predire il futuro e lo zingaro gli ha detto tante cose belle. Però ammette che non è bello sentirsi dire ciò che si diventerà perché credere allo zingaro significa che non si ha fantasia e si manca di giovinezza.
“i tuoi 4 assi bada bene di un colore solo, li puoi nascondere o giocare come vuoi o farli rimanere buoni amici come noi” questo e il riferimento allo zingaro ci dimostrano che De Gregori vuol parlarci delle carte. Così vuol dirci che l’amore è un gioco, un destino, se si perde si soffre mentre chi finge vince.
“tu mi domandavi se per caso avevi ancora quella foto in cui tu sorridevi e non guardavi. E quando io senza capire ho detto si, hai detto è tutto quello che hai di me. È tutto quello che ho di te” lei alla fine, nell’ultima strofa, lo ha lasciato. Gli chiede se ha ancora la foto di quando si sono incontrati perché sarà l’unica cosa che gli resterà di lei.
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