Poco affermati in Italia, ma con una carriera ventennale alle spalle i Cypress Hill sono sempre stati una band punto di riferimento per molti giovani artisti. Il loro continuo cambiamento stilistico ha lasciato un segno nel mondo del rap e non solo.
Iniziano la loro carriera rappando alla fine degli anni ‘80, diventano i maggiori esponenti del rap-core alla fine degli anni ’90 e fanno uscire un album con influenza ska-reggae nel 2004.
Pilastri del movimento latino nel rap e nel rock, in alcuni brani si possono considerare addirittura una band cross-over, accostati molto spesso a gruppi come i Rage Against the Machine
Dopo il 2004 solo un greatest hits, progetti solisti e la possibilità di un possibile scioglimento della band. Nel 2010 invece, dopo 6 anni di silenzio, esce Rise Up il nuovo attesissimo album.
Un album che vanta numerose collaborazioni, infatti hanno partecipato all’album Tom Morello, Daron Malakian, Mike Shinoda, Everlast, Pitbull ecc
Ogni collaborazione lascia un evidente segno e contribuisce alla creazione di un album discontinuo con un sound variopinto che passa dal rap-core, come nelle collaborazioni con Tom Morello e Daron Malakian, alle ballate, come la canzone con Mike Shinoda arrivando fino all’hip hop più puro nelle altre collaborazioni.
Da segnalare il singolo “Armada latina”, brano che si discosta ancora di più dalle sonorità dall’intero album, frutto della collaborazione con altri artisti del panorama pop-latino come Pitbull e Marc Antony.
Si tratta di un singolo fatto e finito per irrompere nelle radio, una situazione atipica per Cypress Hill che non si sono mai spinti così tanto verso il mondo del pop.
In conclusione un buon album che rappresenta al meglio la creatività della band, che fa capire che l’ “armada latina” è tornata senza perdere lo smalto degli anni passati.
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