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P!nk – Dear Mr. President

La cantante P!nk, lanciata sulla scena internazionale musicale grazie al disco “Missundaztood!” del 2001, ha sempre cercato di discostarsi, anche se le è riuscito in modo molto naturale, dal prototipo di ragazza rappresentato da soggetti della trafila di Paris Hilton & co.

Un esempio concreto viene messo alla luce dal brano intitolato “Stupid girls”, estratto dal suo lavoro risalente al 2006: “I’m not dead”. Il CD, che contiene al suo interno una traccia che riporta lo stesso titolo, è uscito dopo un periodo di crisi personale di P!nk ( effettivamente era scomparsa dal business musicale da qualche anno).

Uno dei singoli senza dubbio più sinceri, di qualità rilevanti, ma allo stesso tempo triste, è “Dear Mr. President”: la tematica è incentrata sulla politica ed il testo si presenta come una lettera formale che si rivolge al ormai ex presidente americano George Bush. Oltre ad apparire come un invito, infatti P!nk chiede al presidente di poter fare una passeggiata con lei, la canzone è anche un suggerimento ed un sollecito nei suoi confronti alla pace.

Ed effettivamente, anche a livello internazionale, il nome di Bush viene spesso, purtroppo, associato all’idea di guerra. Gli interessi economici non possono giustificare la perdita di migliaia di figli di migliaia di genitori, le lacrime di milioni di innocenti versate per un destino al quale i soldati non possono scampare.

Mentre il “Mr.President”, come ci scrive la cantante, si avvia alla carriera dedita al whiskey e alla cocaina, rintanato con tutto il suo senso di potere ed immortalità al sicuro circondato dalla sua immensa ricchezza, sperperata oltretutto per il finanziamento della guerra, il suo capriccio.

Come fa una persona del genere, specializzato nello “spaccio” della sofferenza ad avere ancora il coraggio di camminare a testa alta, fiero del suo operato e a guardare le persone negli occhi?

In una recente intervista, però, la cantante ha dichiarato che non si esibirà mai più con “Dear Mr. President”. Il messaggio che all’epoca aveva lanciato era rivolto a Bush, mentre ora in carica è salito Barak Obama; com’è evidente, milioni di americani confidano in lui.

Categories: Musica Pop Recensioni

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matteo