Ci si ricorda dei Linkin’ Park come la band che portò in alto nelle classifiche mondiali il new-metal, smussandolo e rendendolo alla portata delle orecchie di tutti.
Così la band californiana, che prende il nome da un quartiere di Santa Monica (Lincoln Park) conquistò il mondo con il loro primo album chiamato “Hybrid Theory”.
Fu una vera e propria rivoluzione nella musica, mai una band “metal” è riuscita ad avere un così grande successo con un album d’esordio.Il segreto probabilmente sta nel esser riusciti a trovare il giusto equilibrio tra la cattiveria del metal e la melodia del pop.
Inoltre i Linkin Park sono riusciti a colpire un target di ascoltatori molto importante per il business, cioè i teenager, soprattutto il pubblico femminile. Sono diventati una delle band culto degli adolescenti di inizio millennio, le loro canzoni, un velo dark, coinvolgono nella loro tristezza e cattiveria, sono facili da ascoltare e colpiscono nel centro di una fetta di una generazione insicura e paranoica antecedente a quella degli emo.
Nel 2010 è uscito “ A Thousand Sun”, ma tutto è cambiato: il loro sound ha abbandonato le chitarre distorte e il new metal passando al synth pop, seguendo il filone pop-punk del momento cercando di imporre un proprio stile.
Si abbandona anche lo scream per re-introdurre il rap, le canzoni sono più scarne, con un basso valore compositivo e a tratti banale, insomma non sembrano neanche più i Linkin Park. In molti sono rimasti perplessi dopo averlo ascoltato, ma spetta ai fan il decreto finale e a quanto pare a qualcuno piace.
Avranno fatto bene a cambiare così radicalmente? avranno ancora visto lontano o hanno sbagliato scelta clamorosamente?
In conclusione, un album per ragazzini.
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