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Primitivi Del Futuro – Tre Allegri Ragazzi Morti

I Tre Allegri Ragazzi Morti (TARM) sono sempre stati conosciuti come una delle migliori e delle più originali band rock-punk all’italiana. Con il loro ultimo album “Primitivi del Futuro” però hanno cambiato il loro sound arrivando a fare un intero album reggae.
La scelta di questo cambiamento deriva dal reggae stesso, che rende meno amaro vivere in questo periodo storico.

I giri di basso e batteria sono il nucleo di questo nuovo sound, quasi ipnotico, quasi dub che con gli interventi della chitarra (molto spesso trasformata da effetti quali delay, riverbero e phaser) crea il giusto contesto dove il cantante Davide Toffolo può esprimersi al meglio con i suoi testi.

Testi sempre a cavallo tra il poetico e il fanciullesco, ma sempre carichi di significato e di messaggi che stuzzicano la curiosità dell’ascoltatore. Nell’album essenzialmente sono presenti 3 stili differenti legati comunque tra loro.

Uno di questi stili è l’inconfondibile sound dei TARM dei vecchi lavori, contaminato con il reggae, come nelle canzoni “La Ballata delle Ossa” e “Coda lunga” “Puoi dirlo a tutti” e “La Faccia della Luna” invece rappresentano il filone delle canzoni dolci e sofisticate di quest’album. L’ultimo stile è quello delle canzoni reggae, di quelle canzoni che hanno stupito il fan dei TARM, come “Primitivi del Futuro” e “La cattedrale di Palermo”.

Altro aspetto da segnalare è la qualità sonora dei brani, niente a che vedere con i primi album della band, che sembravano solo demo registrate in cantina.
Grazie alla svolta “ipnotica” dell’album, in alcune canzoni si possono sentire dei grandi lavori nella ricerca degli effetti, nel raddoppio delle voci e del panpottaggio.

Un lavoro ben riuscito, che segna una svolta nella carriera del gruppo di Pordenone, chissà se nel prossimo lavoro proseguiranno in questa direzione o torneranno sui loro passi.

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Categories: Musica Recensioni Rock

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matteo