Estratto dal CD “One of the boys”, il singolo “I kissed a girl” è il primo pezzo di fama mondiale della giovanissima cantautrice americana Katy Perry. Dopo un breve esperienza di gospel, che l’ha fatta avvicinare al mondo della musica, e dopo poco tempo vista nei panni di attrice ed autrice di alcune colonne sonore televisive, Katy si è lanciata come cantante puramente pop, riscuotendo un immenso successo.
Già dal titolo si può intuire come l’argomento trattato possa essere intrigante e, sotto certi aspetti, sexy, soprattutto se unito ad un ritmo divertente e “leggero”; ovviamente i risultati conseguenti all’uscita del singolo sono stati contrastanti: da un lato si trova chi approva appieno il fatto che la giovane abbia messo a nudo un argomento delicato come la bisessualità (aspetto tutt’oggi visto con riguardo e pudore), dall’altro chi si sente indignato dal fatto che una “ragazzina” abbia avuto il coraggio di rivelare un concetto così nascosto e quasi al limite del proibito , un concetto da ritenere quasi come un tabù da non dover rompere e da tenere nascosto.
In realtà, il video (ovviamente un video di notevole sensualità e, a tratti, finezza), ci rivela che la scena “oltraggiosa”si svolge solo in sogno, perché in verità al termine della proiezione si scopre che Katy si sveglia di fianco al suo “comune” fidanzato: analizzando questo aspetto, si potrebbe arrivare alla conclusione che il fatto di baciare una persona dello stesso sesso possa essere il sogno oscuro e non rivelabile di ogni donna.
Anche le polemiche ricevute l’hanno comunque imposta all’attenzione del pubblico, anziché screditarla, facendo apparire la Perry come una ragazza trasgressiva spesso e volentieri da imitare.
Quello che però sorprende maggiormente è: com’è possibile che nel regno della chirurgia estetica (e plastica ovviamente), dell’estremo più estremo, della vita basata sul denaro e sul sesso, cioè in America, una canzone simile possa suscitare ancora così tante reazioni?
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