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L’ambulanza – Renato Zero

Il protagonista della canzone è, strano ma vero, stato violentato da una donna. Probabilmente non si è trattata di una vera violenza, l’uomo era consenziente ma lei ha usato il suo fascino per renderlo tale. L’ha reso sterile e poi se n’è andata a fare un’altra vittima in un’altra città perché in questa ormai sanno tutti cos’ha fatto.

Adesso si sente protetto e al sicuro da lei che lo ha ridotto in quello stato pietoso. Ora è in ospedale e sta bello comodo nel letto da solo senza lei, con personale competente che lo cura e pronto ad aiutarlo in caso di necessità. Al contrario di lei che sarà sola (sull’ambulanza viaggia la mia malattia! Tu mi hai ridotto, come sono… e cosi sia! Un letto candido, una stanza tutta mia… occhi discreti, veglieranno su di me! Veglieranno su di me! Mentre su di te… non veglierà nessuno!!!).

Lei è andata via, l’ha abbandonato mentre aspettava l’ambulanza che lo portasse in ospedale. È andata a violentare un altro malcapitato. Ma al protagonista non interessa, ormai è fatta e lui ne sta pagando le conseguenze. Non gli interessa se fa a un altro quello che ha fatto a lui (mentre nel letto tu, un’altra vittima farai?! Chi violenterai… sono affari tuoi… pazienza!!! L’ambulanza, va… mentre la città, finalmente, sa che mostro sei…).

È costretto a farsi fare un bel po’ di trasfusioni di sangue. Non vuole darle la soddisfazione di collassare per quello che gli ha fatto. L’ha reso sterile, togliendoli il meglio di un uomo e ora non si sente più tale (le trasfusioni e tanta vitamina in più, dei miei collassi non avrai ragione tu… l’ultimo seme e poi la mia sterilità! Mi hai tolto il meglio e adesso… che mi resterà).

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Categories: Musica Pop Recensioni

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matteo