Pensieri e parole, famoso pezzo del noto Lucio Battisti, è il 10° singolo del cantante e uscì il 4 maggio 1971. Fu pubblicato dalla casa discografica “dischi ricordi” e secondo il direttore doveva segnare la fine di Battisti-Mogol. Invece la canzone fu in cima alle classifiche per quasi un anno. In alcune parti è fortemente autobiografico, come Mogol stesso ha affermato dicendo anche come interpretarla.
La canzone racconta tutto il passato di Mogol. Di quando,da bambino, in periferia rubava la frutta dagli orti (che ne sai di un bambino che rubava). Del suo mondo chiuso in uno spazio ristretto tra campagna e città (e di un mondo tutto chiuso in una via) e del limite del suo territorio (che ne sai della nostra ferrovia).
Giocava in un campo di grano (che ne sai di un campo di grano). Vorrei raccontare una cosa che ha detto Mogol e che riguarda un suo viaggio di studio in Inghilterra. Era ospite di una famiglia ebraica e il capo famiglia lo spaccio per ebreo portando al circolo ebraico. Così si fece degli amici e una fidanzata. Poi però partecipò a una festa ebraica che non conosceva e fece una domanda che lo smascherò. Perse amici e fidanzata (che ne sai di un viaggio in Inghilterra, che ne sai di un amore israelita).
Racconta della separazione dalla moglie, di quanto è stata dura anche perché era in un periodo in cui era vista di cattivo occhio. Le chiede scusa per averla spinta da un altro uomo e chiede aiuto a Dio. Da una parte considera finita la loro storia, ma dall’altra spera sempre tornino insieme (davanti a me c’è un’altra vita, cara vai o torni con me. Davanti a te ci sono io, dammi forza mio Dio o un altro uomo).
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