Il gruppo dei Dari emerge nel 2008, ed il loro primo singolo, intitolato “Wale (tanto Wale)”, ha rischiato, fortunatamente non è successo, di diventare uno dei tormentoni dell’estate scorsa.
Il brano ha preceduto l’uscita dell’album “Sottovuoto Generazionale”, anche se secondo la critica, la pubblicazione di un loro album non era assolutamente né richiesta né obbligatoria. Il successo è stato raggiunto molto presto grazie alla loro canzoncina (ma anche grazie al loro aspetto da “alternativi”) che ha fatto strepitare ed ha conquistato migliaia di ragazzine.
Il gruppo, formato da soli tre componenti (tra cui appunto Dari, il leader, dal quale prende il nome anche la band) ha un’immagine ben costruita, anche se loro sostengono che non si tratti solo di scena per catturare l’attenzione: lo stile si incentra su un look particolarmente emo (che a quanto pare va molto di moda fra i giovani in questo periodo) unito a delle impronte dark e punk anche se in versione vistosamente “tamarra”.
Ovviamente la loro canzone li rispecchia appieno: il testo è particolarmente stupido ed insignificante e si basa completamente sull’uso del nuovo gergo giovanile da quattordicenni (nonostante Dari, il cantante, abbia già passato i 20, il che risulta ancora più disarmante ed infantile).
La sua voce giunge inoltre abbastanza inespressiva, ma vengono forse salvati dal ritmo orecchiabile ed allegro della musica che, ahimè, rimane impressa nel cervello e non vuole togliersi. Questa si concentra sull’unione di più generi musicali: un unisono che raccoglie un po’ di emo (che poi chissà che genere è), di pop e di punk, con un tocco di elettronica ed un minimo di dance per poter far passare il pezzo in discoteca (e anche qui ci vorrebbe un manuale per sapere come si balla una canzone del genere). In realtà, la loro musica viene definita “elettro punk urbano”.
Il colmo in tutto ciò è che qualcuno ha veramente proposto loro un contratto (ed ora vediamo i risultati) ma non solo! Infatti c’è da sottolineare che, da quando è uscito il loro pezzo, sono tra i gruppi italiani più cliccati nel web.
Categories: Musica Recensioni