“bocca di fuoco”, famoso pezzo del noto Alessandro Errico, parla di un uomo che ama una donna la quale però cerca solo un’avventura. Lei è bella, sexy, sa baciare, ma dopo se ne va lasciandolo solo. Invece lui vorrebbe altro, vorrebbe di più da lei, vorrebbe il suo cuore e il suo amore. Lui sa che lei lo farà soffrire ma non riesce a starle lontano.
Il suo bacio, il suo corpo, il suo sguardo. Poco prima lui si era ripromesso di resisterle, di respingerla. Ma poi se l’è trovata davanti e non ha saputo resistere, tutte le sue autodifese caddero in un attimo (bocca di fuoco tu mi hai rapito sotto il vestito sensualità, occhi da diva, nasce il mistero e il mio pensiero scivola giù).
Lui la vuole, la desidera e sa di poterla avere. Ormai basta, non ha più difese e si lascia andare. Lei è come un veleno, una volta preso ormai la tua sorte è segnata e bisogna rassegnarsi (e mi insinuo a respirare la tua pelle di velluto blu, poi mi butti giù. Non ho più una parola sa spendere per resistere al veleno che sale, non ho più una parola per vincere questa voglia maledetta di te).
Lei con la sua sigaretta, una volta finito tutto, se n’è andata. E lui vede la luce della sua sigaretta andarsene e capisce che è lei. Ha approfittato di lui, del suo amore, per raggiungere il suo scopo e poi andarsene senza dirgli niente (la sigaretta un faro nel buio disegna un gioco di fantasia, senza rispetto mi hai divorato, ti sei vestita e sei andata via).
[youtube]d5Qtsmi3Sqc[/youtube]
Categories: Musica Pop Recensioni