“Figli delle stelle”, famoso pezzo del noto Alan Sorrenti, è uscito nel 1977 e da il titolo all’album che lo contiene. La canzone parla di due ragazzi che si amano, si paragonano alle stelle. Ma che poi il loro amore finisce o meglio solo quello di lei. Ma lui rispetta la sua decisione, anche se non la condivide, e la lascia libera.
Tramite la canzone descrivono la loro notte, una notte di passione, sentimento, amore. Come due stelle nella notte loro si incontrano (come le stelle noi soli nella notte ci incontriamo, come due stelle noi silenziosamente insieme ci sentiamo). Il vento e il freddo della notte prima o poi spegnerà la loro passione (il vento spegnerà il fuoco che si accende quando sono in te, quando tu sei in me).
Sono giovani, si sentono invincibili come credono che sia il loro amore. Si vedono di notte esattamente come le stelle ed esattamente come esse si lasciano con il sorgere del sole (noi siamo figli delle stelle figli della notte che ci gira intorno, noi siamo figli delle stelle non ci fermeremo mai per niente al mondo. Noi siamo figli delle stelle, senza storia senza età eroi di un sogno, noi stanotte figli delle stelle ci incontriamo per poi perderci nel tempo).
Lui non vuole cambiarla, la ama così com’è ed è giusto che sia così. Se si cambia una persona poi si rischia che questa non ti ama più appunto perché l’hai cambiata. Lei vuole andarsene, vuole lasciarlo e lui non la ferma. Non cerca di convincerla a rimanere, è giusto che vada per la sua strada anche se la ama e nel suo cuore sarà sempre (io non cerco di cambiarti, so che non potrò fermarti, tu per la tua strada vai. Addio ragazza ciao, io non ti scorderò dovunque tu sarai, dovunque io sarò).
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