Cohiba, famoso pezzo di Daniele Silvestri, è uscito nel 1996 ed è il terzo brano dell’album “il Dado”. Il genere è pop rock, l’etichetta porta il nome della BMG Ricordi e il produttore è Enzo Miceli. Successivamente, dato l’importanza che ha il brano di cui poi parlerò, fu pubblicato come singolo e poi fu fatto un cd di remix del brano.
Riguardo all’importanza della canzone, è perché è un tributo al grande “Che Guevara”. Ne descrive i momenti della sua vita nella sua isola di nascita e illustra la sua storia da rivoluzionario. Il vero nome è Ernesto Guevara de la Serna, chiamato anche “Che Guevara” “El Che” “Il Che” e semplicemente “Che”.
Nacque il 14 giugno 1928 e fu un rivoluzionario e guerrigliero argentino. Partecipò e vinse la rivoluzione cubana il primo gennaio 1959, liberandola così dall’oppressione degli USA. Ne parla praticamente in tutta la canzone, raccontando i soprusi dei conquistatori e la rinascita una volta liberata da questi con istruzione e sanità gratuite.
Dopo il 1965 lasciò Cuba e fece rivoluzioni in altri paesi. L’ 8 ottobre 1967 fu catturato dall’esercito boliviano assistito dagli USA a La Higuera. Il giorno dopo fu ucciso e mutilato ai polsi e alle caviglie. Il cadavere fu mostrato al pubblico e poi sepolto in un luogo segreto. Fu ritrovato poi da degli antropologi forensi, argentini e cubani e portato nel Mausoleo di Santa Clara di Cuba.
Spiegata la storia del famoso rivoluzionario, l’interpretazione della canzone viene da se. Essa esprime la sua devozione a Cuba, la sua voglia di lottare per la giustizia, quanto è stato felice di vedere Cuba libera. Poi racconta di cos’ha provato quando è stato catturato e del suo risentimento nei confronti degli USA che prima gli hanno devastato Cuba e poi lo hanno imprigionato e ucciso.
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