Una storia che vale di Laura Pausini parla di una donna che è stata tradita o lasciata dal suo uomo per un’altra donna. E lei non riesce a capirne il motivo, non vede dove o in cosa l’altra sia migliore di lei.
Cerca il motivo per cui lui ha scelto l’altra, ma non lo trova. Forse è troppo accecata dal dolore per vederlo o magari non c’è una ragione precisa. È successo e basta, doveva andare cosi. Poco prima erano insieme, ma poco dopo è finito tutto (che cosa ha lei che io non ho, che cosa ha più di me. Sto cercando una ragione, anche se alle volte sai non c’è. Ero qui, eri qui, ma poi non è andata sai proprio cosi).
È convinta di non riuscire a dimenticarlo, è troppo difficile farlo nell’arco di una vita. Non riuscirà mai a dimenticare i suoi occhi mentre la lasciava (e una vita sola non può bastare per dimenticare una storia che vale, nei tuoi occhi che mi stanno a guardare, non dimenticare).
Adesso per lei è molto difficile vivere allegramente senza pensare a lui continuamente. Rivivere i bei momenti passati insieme, rimpiangerli. Sa che non ha senso ma non ne può fare a meno (è difficile per me imparare a vivere, senza abbandonarmi al mio presente inaspettatamente senza te. Ero qui, eri qui, parlarne adesso non ha più senso o forse si).
Sarà impossibile dimenticare l’amore che c’è stato tra loro e amare di nuovo qualcun altro. Non potrà pensare a lui, a qualsiasi cosa collegata a lui, senza star male (perché una vita sola non può bastare per dimenticare quanto si può amare, al tuo nome e alla tua voce pensare senza farmi male).
Categories: Musica Pop Recensioni