Giudizi universali, famoso pezzo di Samuele Bersani, è uscito nel 2002 all’interno dell’album “che vita! Il meglio di Samuele Bersani”. E’ entrata a far parte della colonna sonora del film “chiedimi se sono felice”. La canzone parla di quelle persone, ormai troppe, che non riescono a vivere pienamente perché non si sbloccano, vivono in modo troppo concettuale.
Sono persone che non sanno apprezzare quello che hanno perchè soffrono per quello che non hanno. Un po’ come i bambini, ma ormai da grandi bisognerebbe aver capito che non si può aver tutto dalla vita e bisogna cercare di accontentarsi di quel tanto/poco che si ha. Bersani suggerisce di non essere così cerebrali e di dar libero sfogo alla fantasia.
Tutti ormai spiegano tutto con la ragione, anche nella relazione di coppia. Così però si perde il sogno e la libertà di vivere l’amore. Non ci si fida dell’altro perché non si ha prima di tutto fiducia in se stessi che è la cosa basilare in tutte le cose. Lei parla e giudica tutto ma non gli spiega niente e non gli dice cosa vorrebbe da lui.
All’inizio la storia è stupenda perché c’è amore, sentimento, passione. Quindi i sentimenti avevano preso il sopravvento. Ma poi arriva la razionalità, i primi rancori e si perdono i sogni. Tutto diventa quotidianità, per questo si tradisce o ci si lascia. È più bello essere sempre come all’inizio, con amore e sentimento, senza razionalità. Ma ormai non lo fa più nessuno e ci si lamenta della forte percentuale di divorzio.
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