Sympathy for the Devil è la canzone che inaugura l’album “Beggar’s Banquet”, registrato a Londra l’8 Dicembre del 1968 ed è stata composta dall’ormai navigata coppia Jagger-Richiards.
Si dice che l’autore del testo (ossia Mick Jagger) abbia preso lo spunto dal romanzo di Mikail Bulgakov “Il Maestro e la Margherita” ma anche da diversi fatti storici sia passati che contemporanei per la stesura della lirica: si fa menzione alla rivoluzione d’Ottobre del 1917 (“I Killed the Tzar and his Ministers”), alla guerra dei Cent’anni (I’ve watched with glee while your kings and queens fought for ten decades for the Gods they made ), alla seconda guerra mondiale (When the Blitzkrieg raged and the bodies stank) e gli assassinii dei fratelli Kennedy (I shouted around who killed the Kennedies).
L’ossatura del pezzo è piuttosto semplice anche perché non differisce troppo dallo schema tipico del Blues, al quale gli Stones hanno continuamente attinto, raccogliendo il testimone dai vecchi caposcuola del genere, ma le cose più importanti sono la gestualità carismatica con la quale Mick Jagger si dimena e la sezione ritmica che rende il pezzo ancora più selvaggio.
La compassione per il Diavolo è stata oggetto di infinite polemiche a proposito di presunti riferimenti al satanismo. L’uscita della canzone, di conseguenza, fece esultare tutta quella compagine di coloro che volutamente accostavano e condannavano la musica Rock.
Memorabile è la performance della canzone al “Rock’n’Roll Circus” del Dicembre 1968, dove, per l’occasione, Mick Jagger mostrò dei tatuaggi finti con disegnato il Diavolo a guisa di provocazione.
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