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You’re beautiful – James Blunt

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Titolo forse semplicistico e banale, in quanto la frase “sei bellissima”è fin troppo bisfrattata (in generale e nei testi musicali in particolare), visto che è spesso utilizzata nei riguardi della persona amata. James Blunt (all’anagrafe James Hillier Blount) però esce dai soliti canoni, rivolgendo questo pensiero ad una ragazza che non conosce affatto e forse mai conoscerà. E’ stato vittima di un colpo di fulmine.

Guardandosi attorno è riuscito a scorgere, tra la confusione di una stazione di metropolitana affollata, uno sguardo che difficilmente riuscirà a dimenticare. Il fato ha voluto che, nello stesso istante, anche la ragazza si accorgesse di lui, ricambiando lo sguardo con un sorriso. Questo incontro, per quanto fortuito ed effimero (e non destinato a riproporsi), ha turbato in positivo il cantante inglese.

James si ritrova a pensare costantemente a quell’”angelo”, complice di quell’attimo, che hanno condiviso insieme, fin quanto possibile. Nonostante sia cosciente di non rivederla più ( anche se in cuor suo la speranza alberga), è felice di aver vissuto quel breve e profondo istante, che ha permesso alla giornata di prendere una piega positiva. Giornata che magari trascorre costruendo dei castelli in aria riguardo all’identità dell’ attraente sconosciuta o ai probabili incontri futuri.

Siamo onesti: a chi non è mai capitato di incontrare un Lui/Lei capace di catturare il nostro interesse? Magari proprio su binari opposti della metropolitana, della stazione o quant’altro?
(Purtroppo, a causa delle direzioni opposte, si è impossibilitati a far altro che guardare, inermi.)
Uno sguardo ricambiato, specie da una persona piacevole, rallegra senz’altro la giornata.
La giornata però trascorre e, a mano a mano che il tempo avanza, ci si affaccia alla realtà.
Si realizza che è stato un bel momento, ma niente più: il mondo della fantasia viene sostituito da quello reale.

James Blunt ci ha reso partecipi di questo momento roseo, sereno o (se si vuol definire) di “amore platonico”. Argomento (quello dell’amore) trattato, nelle sue svariate forme, anche nei singoli “High” e “Goodbye my lover” all’interno dell’album d’esordio “Back to Bedlam”. Con questo primo lavoro, Blunt ha fatto conoscere il suo animo poetico e romantico che poi ha continuato ad esprimere negli album successivi, alimentando sempre un discreto successo nelle radio come nelle vendite.

Categories: Musica Pop Recensioni

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matteo