Sembrano emulare Roberto Vecchioni, nel dedicare una canzone ad un emblema della loro città (Milano). Sebbene l’intento possa essere il medesimo, ciò che contraddistingue gli “Elio e le storie tese” è il modo ironico, prorompente e divertente con cui scrivono ( e cantano) i loro testi.
L’irriverente gruppo meneghino ha ormai abituato tutti alle loro pazzie, al loro modo di apparire, (attraverso i video musicali) e di dire, trattando anche argomenti seri ma…con ben poca serietà!
Per questo primo singolo, estratto dall’album “Studentessi”, gli EELST usano come fulcro il parco ai piedi del Castello Sforzesco. Al parco ci si va per rilassarsi, magari leggendo un libro, ma l’armonia di questa attività viene interrotta dal suono di un bongo.
Elio (alias Stefano Belisari) viene turbato…più che dal suono stesso…dalla mancanza di ritmo!
Il frontman della band decide così di alzarsi e di dirne quattro all’improvvisato musicista.
Sebbene abbia bongo e capelli lunghi, non si deve credere in Africa. Anzi è un affronto perché lì, nonostante tutti i problemi presenti, la gente sa suonare!
Dopo gli insulti in milanese ( che esortano a suonare meglio!) da parte del lettore, la parola passa al suonatore. Questo dice che è ben consapevole di suonare male, ma non si pone problemi anche perché riscuote successo tra le ragazze.
Il lettore allora rimane turbato nuovamente e decide di ascoltare meglio, perché magari si è affrettato nel giudicare. Presto si accorge però che il bongo viene davvero suonato male…e ricominciano gli insulti!!
Le ultime strofe introducono un argomento serio, vissuto in prima persona dal gruppo: quello dell’abbattimento del Bosco di Gioia.
Il tastierista Rocco Tanica (alias Sergio Conforti) aveva anche cominciato uno sciopero della fame (all’interno di un camper, sito nei pressi del bosco) per evitarlo.
Era stata avviata anche una raccolta di firme ma a poco è servito.
L’abbattimento c’è stato, in vista della costruzione del nuovo palazzo della Regione Lombardia.
E’ chiaro che al gruppo non è andata giù la cosa, visto che hanno denunciato nuovamente questo avvenimento in un loro brano.
Testimonianza che gli ELII non sono solamente da considerare come fautori di musica leggera disimpegnata. In base al loro volere, la gente riflette, conosce, ma soprattutto sorride… e di gusto!!
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