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Nobody else – Take That

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Ode all’amore vero, o meglio alla donna della propria vita, che viene cantato da un Gary Barlow, rappresentante un uomo felicemente sposato e innamorato.
L’uomo ha deciso di dedicare questi versi alla donna che ha sempre amato e con la quale ha trascorso ( e sta trascorrendo) dei momenti per lui indelebili.
Guarda delle vecchie fotografie relative alla loro giovinezza, ai loro primi approcci e ai momenti vissuti insieme.

Il loro amore è nato ai tempi della scuola e tutti i loro amici erano testimoni della loro felicità.
Di questi, certi hanno percorso una strada diversa, interrompendo le frequentazioni col gruppo, e altri hanno cambiato partner. Solo “l’innamorato poeta” non ha mai cambiato compagna: ha sempre saputo che il loro amore sarebbe stato eterno.
Perché non c’è nessun altro al mondo in grado di amare la sua lei, come lui stesso fa che è sempre lì al suo fianco, per sostenerla e proteggerla.

La “storiella scolastica” si è evoluta in matrimonio, quindi entrambi hanno apportato cambiamenti consistenti alle loro vite, arricchite ulteriormente dalla nascita dei loro due figli.
Lui augura a loro una vita piena di sorrisi e gioie, come la sua trascorsa con la loro madre.
Sa che in casa dei figli ci sarà una foto di loro genitori, coi volti segnati dal tempo.
Tempo che avrà inciso i volti ma di certo non ha scalfito i cuori, né intaccato gli spiriti.

L’uomo afferma che mai una volta ha avvertito il desiderio di avere un’altra donna accanto.
Anche nei momenti più burrascosi, facendosi forza l’un l’altra e reagendo alle avversità con sorrisi, sono riusciti a non fare intaccare il loro amore da niente e nessuno.
Anzi le difficoltà le tramutavano in pretesti per uscirne più rafforzati, più innamorati.

Inno all’amore. Si può riassumere solo così questo brano, questa poesia “a versi sciolti” che può anche portare alla commozione chi l’ascolta. Specie se ad ascoltarla è una persona che vorrebbe sentirsi dire le stesse parole dal proprio partner…
Se questo desiderio forse troppo ardito…per emozionarsi non resta che ascoltare il brano, contenuto all’interno del terzo e omonimo album dei Take That.

Categories: Musica Recensioni Rock

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matteo