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Libero – Fabrizio Moro

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Il titolo non necessita di approfondite spiegazioni: parla da sé.
Da precisare solamente il tipo di libertà che si auspica Fabrizio Mobrici (in arte Moro): ossia quella mentale, di pensiero.
Concetto espresso davvero bene dal cantautore romano, diventato personaggio noto in seguito alla sua partecipazione al Festival di Sanremo, nel 2007.

In quell’occasione aveva vinto il premio della critica, nonché la categoria giovani, con “Pensa” brano carico di esortazioni ad agire, ad uscire dal lassismo, per poter smuovere il mondo e tutte le cose che non vano in esso (mafia in primis).
Concetto ripreso in questa canzone, dove prevale la volontà di non rimanere vincolati dal tempo, dal pensiero comune e dai propri pensieri.

Pensieri rivolti a un partner per capire a che punto della relazione si è arrivati (sempre se di relazione si può parlare), o a un probabile futuro figlio, perché preoccupato riguardo alla relazione che si stabilirà con lui (“perché purtroppo si odia chi troppo amore ci dà”).
Anche il passato viene indagato: dal significato della morte di Cristo in croce, a quello di tutte le vicende storiche nonché scoperte scientifiche, al pensiero del padre da giovane.

Non poteva mancare il presente con pensieri rivolti alla propria vita e valutazione di essa, o al fatto che quando si è in attesa di qualcosa ( o qualcuno) il tempo decida di trascorrere a rallentatore. Buona parte delle “riflessioni” avviene…davanti ad uno specchio! Qui si è scontenti del proprio volto, del proprio stato, di ciò che non si possiede e che si vorrebbe avere…
Insomma il “sacro e il profano”sono accomunati dal “mi domando”di Moro, che cerca di sviscerare, a suo modo, questioni che in fondo riguardano tutti noi.

Questo secondo singolo, estratto dal suo terzo album “Domani”, ha come sottofondo una base (musicale) ibrida tra rock e pop, che di certo enfatizza i pensieri di Moro, nonché la sua grinta…e rabbia, al non trovare alcune risposte alle sue domande!

Categories: Musica Recensioni

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matteo