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Un blasfemo – Fabrizio De Andrè

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Il testo narra della figura di un blasfemo, una persona che diffama il nome di Dio. Questo ci da’ conferma del fatto che il noto cantautore era ateo. Ma non solo, ci descrive anche come prima venivano trattati i blasfemi. In modo disuguale, infatti dice: “non avevano leggi per punire un blasfemo”. Ma se Dio dice che siamo tutti uguali, tutti fratelli, e di non alzare mai la mano contro un nostro simile…

E nella terza strofa ci fa chiaramente capire che non l’hanno picchiato per le donne ed il vino (per questo l’hanno arrestato). L’hanno ucciso perchè bestemmiò. Perché calunniò il nome di Dio.

Con al terza e la quarta strofa il protagonista ha espresso un suo pensiero e per questo è stato ammazzato di botte da due guardie. Ma le guardie non dovrebbero rappresentare la legge? E la legge non cita forse tra i diritti dell’uomo, quello della libertà di pensiero?

“Il giardino incantato” per me è il mondo in cui teniamo i nostri bimbi. Gli facciamo credere che il mondo in cui vivono sia bello, che tutte le persone sono buone. Poi quando crescono, mangiano molto lentamente e a piccoli morsi la mela proibita e si accorgono a ogni morso che la vita non è poi cosi bella come gli hanno fatto credere, che esistono i ”cattivi”.

E’ questo che Deandrè intende dire. Perché Dio, o meglio gli adulti (“e non Dio ma qualcuno che per noi l’ha inventato”), quando siamo piccoli ci fanno credere di vivere in un giardino incantato? E tendono poi, quando stiamo crescendo (per prendere il frutto proibito), a tenerci bimbi? Ad allontanarci dalla mela che ci fa vedere le cose come realmente sono?

Gli adulti hanno paura, sono restii a far crescere i propri piccoli perché sanno che se questo accadesse li perderebbero, perderebbero il controllo su di loro (“per paura che ormai non avesse padroni”).

Ma sanno anche che questo dovrà accadere e quindi tendono a porci dei limiti, a dirci cosa fare e cosa no (“lo fermò con al morte, inventò le stagioni”).

Tutti questi sono naturalmente pensieri miei, sono sicura che altri hanno interpretato questa splendida canzone in altri mille modi.

Categories: Musica Recensioni

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matteo