Erano gli anni 90 e sembrava che ogni giorno discografici lungimiranti si impegnassero a sfornare boyband per ingraziarsi orde di ragazzine adolescenti che non aspettavano altro che nuovi idoli da venerare.
Ora gli anni 90 se ne sono andati, portando via con sé i vari Take That, Backstreet Boys, Boyzone e tutte le altre boyband di quegli anni che ora accennano giusto qualche concerto e album di ritorno, sfoggiando una nuova immagine più elegante e consona alla loro età.
Ormai sono gli anni 2000, ed è venuto il tempo di tutta una serie di band che nonostante cerchino di negare la loro appartenenza al fenomeno boyband, con look trasgressivo, borchie, musica pseudo-rock e testi che poco hanno a vedere con quelli smielati dei loro predecessori, in realtà altri non sono che le boyband di questo nuovo millennio.
Negli ultimi anni si è potuto assistere alla crescita esponenziale di queste band, idolatrate esclusivamente da ragazzine che vanno dai 12 ai 16 anni nella maggior parte dei casi e che come le loro sorelle maggiori negli anni 90 altro non sono se non vittime delle case discografiche che continuano a trovare in questa fascia di mercato il modo più facile di fare soldi.
Una delle ultime band di questo tipo sono i Metro Station, o meglio un’accozzaglia di parenti e comparse della celeberrima serie televisiva per teenagers Hannah Montana. Come quasi tutte queste band, anche i Metro Station sono balzati in cima alle classifiche grazie alla visibilità concessa loro da siti come Myspace, e da trasmissioni quali Total Request Live dsu MTV e canali affini.
Ascoltando il loro album ci si rende conto che è stato proprio confezionato su misura per le ragazzine che li venerano. I testi sono a dir poco scontati e banali, la musica si ripete pressoché identica e assordante in ogni traccia, e l’aspetto dei componenti del gruppo non è altro se non una maschera da rockettari incalliti con tanto di tatuaggi e piercing, ma che in realtà il rock non sanno nemmeno cosa sia. Si può solo sperare che come accade a tutti questi gruppi, uno la fotocopia dell’altro, anche i Metro Station spariscano presto nel dimenticatoio…anche se purtroppo questo avverrà solo per essere rimpiazzati da un loro nuovo clone.
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