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Happy up Here : royksopp

royksopphappyuphere

Dopo due anni di attesa è uscito l’ultimo singolo del duo elettronico norvegese. Il pezzo , che fa parte dell’appena uscito album (Junior) , è un mix di allegria e freschezza. I “ragazzi” non si smentiscono mai, infatti, arrivati al quarto album continuano a stupire con le loro sonorità innovative e ricercate.

Una nota positiva va fatta anche per l’omonimo video dove una tranquilla cittadina diventa, sotto le note del pezzo, scenario ludico dei classici videogiochi anni 80’ a metà strada tra Space Invaders e un Flipper. Quest’ultimo è diretto da Reuben Sutherland un neofita dell’ambiente ma sicuramente con moltissime carte da giocarsi.

Il sintetizzatore regna da sovrano per questo album e considerate che è stato inventato quasi 100 anni fa. Nella sua forma più elementare il Theremin (dal nome del suo inventore) veniva fatto suonare grazie ai movimenti dell’aria intorno al suo campo. La più grande suonatrice dello strumento fu la violinista russa Clara Rockmore che faceva il tutto esaurito nei teatri dell’Europa del dopoguerra.

Decisamente più breve e commerciale rispetto ai loro “grandi classici”, questo brano, rappresenta solo un assaggio della loro ultima fatica; degna di elogi infatti è la quarta traccia “This must be it” “4.42 dove la glaciale voce di Karin Dreijer (già presente nella famosissima What Else Is There) troneggia in un perfetto connubio elettromelodico che riecheggia sonorità da Cafè Del Mar nei suoi anni migliori.

Categories: Musica Recensioni

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matteo